Pessima giornata, quella dell'altro giorno (con tanto di post-pippone che vi avrà fatto chiudere immediatamente la pagina).
Trasloco imminente, il secondo quest'anno (e non definitivo, ma di nuovo una situazione provvisoria).
Lapino presto tornerà dal suo padrone - o forse meglio dire che il suo padrone tprnerà tra noi - (fino a metà novembre però ci godiamo tutti i suoi pregi e anche i difettucci - vd la camminata notturna sulla faccia, la bava sul golfino che stai per mettere, le pappardelle al sugo di cinghiale da buttare perché ci si è tuffato dentro).
Insomma, periodo altamente destabilizzante, non fosse per un piccolo ma significantissimo particolare:
le giornate pessime continueranno sempre ad alternarsi a quelle buone, le quattro mura che ci circondano cambieranno ancora, magari speriamo solo non tanto di frequente, e ci saranno altri Lapini a farci compagnia (come mi ha insegnato qualcuno, il cuore non ha posti numerati), ma quando siamo insieme, in qualsiasi posto, in qualsiasi momento, da soli o in compagnia, siamo una famiglia.
Non quella in cui, per destino, siamo nati, ma quella che abbiamo deciso di essere. Solo ora, che mi trovo di fronte al "rendere ufficiale" (pur sapendo che non sono due firme a fare una famiglia) questa scelta, mi rendo conto di quanto questa sia potente e rassicurante. E di quanto ne abbia sempre avuto bisogno per colmare i miei vuoti e ristabilizzare i miei equilibri, per sentirmi davvero completa.
Va beh, perdonatemi, ma sono tanto innamorata ♡.
MI mancano le parole :')
RispondiEliminapur "conoscendoti" poco sembri una persona dolcissima. io non so ancora se mi voglio sposare ma prima del mio ragazzo ero certa che non ci avrei nemmeno mai pensato, invece lui ha insinuato il dubbio, mi ha fatto cambiare idea su tante cose e anche nel mio caso ha colmato certi vuoti... la cosa più bella. :)
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