Il primo anno di liceo avevamo preso l'abitudine di farci regali "di classe" per il compleanno. Io avevo fatto capire ai miei compagni, decisamente in modo non troppo velato e sibillino, che avrei voluto ricevere il disco dei Subsonica uscito qualche mese prima. Facce scettiche, gruppo sconosciuto a tutti. Ricordo la sera che me l'hanno consegnato. Era l'aprile del 1998. Era un sabato e avevo ancora l'abitudine di dormire a casa di mio papà durante il fine settimana. Arrivata a casa verso le undici ho chiesto il permesso di poter usare lo stereo in sala, ovviamente con le cuffie. Credo di averlo ascoltato tutto almeno cinque volte di seguito quella sera stessa.
Questo è uno dei primi ricordi del liceo che ho. E uno dei primi ricordi della mia vita di me, di come sono ancora oggi. Di me lunatica e pensierosa, nostalgica e sognatrice.
Questa sera i Subsonica hanno suonato nel nostro miserrimo stadio, ad Aosta e ancora una volta sono stati come un gruppo di amici che si presenta al momento perfetto.
Si tratta forse del quinto o sesto loro concerto a cui vado. Tra i gruppi italiani, sono uno dei pochi, insieme ai Marlene Kuntz, che si è guadagnato un posto nel mio cuore. La loro musica mi ha fatto compagnia durante tutti questi anni. Ho pianto e saltato, mi sono sfogata cantando a squarciagola e mi sono addormentata con gli auricolari nelle orecchie decine e decine di volte al liceo. Poi ho studiato a Torino, nella loro città. Forse non poteva essere altrimenti, forse era già scritto quella sera che i miei compagni mi hanno regalato il loro cd. Quella Torino che tanto ho odiato ma che non può non entrarti prepotentemente nel cuore, con i suoi lampioni e portici, giù buio alle sei. Con il suo cielo e le finestre aperte sulle calde sere estive, tra il fiume e i portici, i déhors dei bar.
E mi piace pensare che questa sera, a distanza di tredici anni, loro siano stati di nuovo un regalo solo per me. Sono venuti per essermi vicini nel passaggio a questa nuova fase della mia vita che sta per avere inizio.
Quando imparerai a non fuggire piùe a risplendere.
Non seguo molto i Subsonica,sarà perchè una mia compagna invasata me li ha fatti ascoltare a profusione gli ultimi due anni di liceo....ho preso un po' le distanze però non mi dispiacciono.E poi loro sono di Torino,la mia città che amo alla follia,non potrebbe essere il contrario!Ho imparato a conoscerla di giorno,da sola,quando uscivo da quel bellissimo posto che conosci anche tu,Palazzo Nuovo, e giravo per stradine e traverse del centro senza mai paura di perdermi,giri l'isolato e sei al punto di partenza ;0)Ho invece imparato ad amarla sul serio di sera,per le strade del quadrilatero,ai Murazzi,sotto i portici...le luci,i colori sono speciali;Torino è davvero magica!!
RispondiEliminaio sono un pò più banale. Son cresciuta con Vasco nelle orecchie, Vasco come sfondo dei primi amori, Vasco come sfondo delle prime delusioni...
RispondiEliminaMa credo che chiunque di noi abbia un gruppo/cantante che lo accompagna dagli anni della gioventù e che porterà sempre nel cuore.
Mi piace leggerti anche se di solito non commento (credo più per pigrizia che per altro). Ma ai Subsonica non so resistere. Li seguo anche io dagli inizi (è favoloso quando suonano "Preso blu" ai concerti, anche se in molti non la conoscono) e ho compratoo mi sono fatta regalare cd, dvd e addirittura il libro.
RispondiEliminaQual era il cd che ti regalarono? Subsonica o Microchip emozionale?
@Debora: era proprio Subsonica. E anche io adoro le vecchie canzoni...le riconosci dalle primissime note, mentre attorno a te molti si chiedono "E questa, cos'è?".
RispondiElimina@Françoise Marianne: capisco perfettamente quello che vuoi dire. Quando avevo qualche anno meno di te ho iniziato ad ascoltare gli Smashing Pumpkins. I loro dischi migliori erano già usciti e io mi sono avvicinata "in ritardo", ma non per questo li sento meno "miei". Così come per Battisti, De Gregori, Guccini... Ascolta lo stesso questi gruppi, divertiti a cercare la TUA canzone nei vecchi dischi. La musica non ha una data di scadenza :)
Sono finita qui vagando nella blogosfera e devo confessarti che (ancora!) non ho letto molto del blog...ma le tue parole mi hanno colpito da subito!
RispondiEliminaHo visto da (relativamente) poco un loro concerto e ho ancora i brividi. Sono stati degni "compagni" del mio liceo...e anche se li ho un po' persi per strada, sono bastate quelle due ore di buona musica a farmeli ritrovare!
Ho scritto un post lunghissimo (e alquanto inutile) in cui, tra le tantissime altre cose, ho parlato anche del concerto e messo qualche fotina.
Ti lascio il link
http://lelogiodellafolliadivalebratta.blogspot.com/2011/04/brattina-iiil-ritorno.html
se hai due minuti da perdere, mi farebbe piacere "condividere" questa passione!
Scusa per il papiro!
Abbi una buona serata, caVa!