Martedì si è chiusa l’ennesima porta, anzi, un vero e proprio portone.
Dopo l’ultima ora di lezione a maggio, dopo l’ultima sera passata nella casa di Torino e l’ultimo esame a giugno, dopo l’ultimo ricevimento a ottobre, dopo l’ultimo viaggio in treno da universitaria, ecco che il grande giorno è arrivato. Si è fatto attendere, come molte delle cose che cambiano la vita, ma è stato un giorno davvero fantastico. Vorrei ringraziare non solo tutti coloro che sono già stati citati nei ringraziamenti ufficiali della tesi, ma anche e soprattutto tutti quelli che martedì erano presenti, alcuni fisicamente altri no, e mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro amicizia; hanno reso un giorno così importante ancora più allegro e indimenticabile.
Per cui grazie a Luca, a mamma e Paolo, a papà e Diana, a Massi e Annie, ad Andrea, a Matteo e Anna, a Eugenia, Michele e Loris, a Vale, Mary, Noemi (l’amicizia vera si sente anche a chilometri di distanza!), Manu, Nadia, Marzia, a Forciu e Dony, ad Ale, a Remy, ad Agnese per esserci comunque stata, alla Boné e alla Francé.
Questi ultimi due anni di specialistica sono volati via, e sono stati sicuramente i più belli e intensi. Ho conosciuto persone nuove, ho instaurato amicizie sincere e profonde che continueranno e rimarranno un punto fermo per me, ho lavorato molto su me stessa e ho imparato tanto. Quando è iniziata la specialistica il mio obiettivo era quello di impegnarmi a fondo, di affrontare gli esami con più serenità e di ottenere un punteggio finale più alto, di migliorare insomma. Se tutto questo lavoro si è concretizzato ed è stato giudicato con un incredibile 110, il cambiamento che è avvenuto dentro di me è incalcolabile. Non si può dare un voto al bagaglio di esperienze che mi sto portando via chiudendo questa porta, tanto meno alle cose che le persone che mi sono state vicine mi hanno insegnato e trasmesso.
Ora inizia un altro capitolo, a dire la verità è già iniziato, e non ha neanche lontanamente a che fare con le lezioni, i pomeriggi di studio, gli esami. Il lavoro è una cosa da grandi, e io grande proprio non mi ci sento…Mi mancherà Torino, mi mancheranno le mie amiche, mi mancherà ogni più piccola e insignificante cosa. Ma so anche che non solo sono fortunata ad avere già un lavoro (vabbeh, un contratto a proggetto non è un posto per la vita, ma buttalo via…), ma soprattutto so che non sono sola ad affrontare tutto questo, che posso contare sui consigli di chi ci è passato prima di me e che posso sempre condividere le mie ansie con chi lo sta vivendo ora. Ed è questa la cosa che più mi da forza ora, che mi permette di affrontare le cose con più serenità.
Dopo l’ultima ora di lezione a maggio, dopo l’ultima sera passata nella casa di Torino e l’ultimo esame a giugno, dopo l’ultimo ricevimento a ottobre, dopo l’ultimo viaggio in treno da universitaria, ecco che il grande giorno è arrivato. Si è fatto attendere, come molte delle cose che cambiano la vita, ma è stato un giorno davvero fantastico. Vorrei ringraziare non solo tutti coloro che sono già stati citati nei ringraziamenti ufficiali della tesi, ma anche e soprattutto tutti quelli che martedì erano presenti, alcuni fisicamente altri no, e mi hanno fatto sentire il loro affetto e la loro amicizia; hanno reso un giorno così importante ancora più allegro e indimenticabile.
Per cui grazie a Luca, a mamma e Paolo, a papà e Diana, a Massi e Annie, ad Andrea, a Matteo e Anna, a Eugenia, Michele e Loris, a Vale, Mary, Noemi (l’amicizia vera si sente anche a chilometri di distanza!), Manu, Nadia, Marzia, a Forciu e Dony, ad Ale, a Remy, ad Agnese per esserci comunque stata, alla Boné e alla Francé.
Questi ultimi due anni di specialistica sono volati via, e sono stati sicuramente i più belli e intensi. Ho conosciuto persone nuove, ho instaurato amicizie sincere e profonde che continueranno e rimarranno un punto fermo per me, ho lavorato molto su me stessa e ho imparato tanto. Quando è iniziata la specialistica il mio obiettivo era quello di impegnarmi a fondo, di affrontare gli esami con più serenità e di ottenere un punteggio finale più alto, di migliorare insomma. Se tutto questo lavoro si è concretizzato ed è stato giudicato con un incredibile 110, il cambiamento che è avvenuto dentro di me è incalcolabile. Non si può dare un voto al bagaglio di esperienze che mi sto portando via chiudendo questa porta, tanto meno alle cose che le persone che mi sono state vicine mi hanno insegnato e trasmesso.
Ora inizia un altro capitolo, a dire la verità è già iniziato, e non ha neanche lontanamente a che fare con le lezioni, i pomeriggi di studio, gli esami. Il lavoro è una cosa da grandi, e io grande proprio non mi ci sento…Mi mancherà Torino, mi mancheranno le mie amiche, mi mancherà ogni più piccola e insignificante cosa. Ma so anche che non solo sono fortunata ad avere già un lavoro (vabbeh, un contratto a proggetto non è un posto per la vita, ma buttalo via…), ma soprattutto so che non sono sola ad affrontare tutto questo, che posso contare sui consigli di chi ci è passato prima di me e che posso sempre condividere le mie ansie con chi lo sta vivendo ora. Ed è questa la cosa che più mi da forza ora, che mi permette di affrontare le cose con più serenità.
[Prossimamente anche le foto...]
Nessun commento:
Posta un commento