11 settembre 2011

Iceland, part II

Una settimana di pausa per non farvi annoiare troppo. Ecco la seconda parte del nostro viaggio: ci trovate i fiordi orientali, l'interno dell'isola, cascate sempre e comunque, la lava che ribolle e la terra che fuma, i fiordi occidentali, la spiaggia di sabbia rossa, i pulcinella di mare e lo Snæffels, il vulcano da cui Jules Verne ha fatto partire il suo viaggio al centro della Terra.
Purtroppo in entrambi i video manca qualcosa: il verso dei gabbiani che faceva da sfondo ogni volta che ci avvicinavamo all'oceano; mancano i moscerini aggressivi in prossimità delle cascate: attratti dall'anidride carbonica si infilano in bocca e nel naso; manca il vento, impercettibile quando sei seduto in macchina, travolgente appena apri la portiera; manca l'odore fortissimo di zolfo; manca la sorpresa di uscire dal ristorante alle undici di sera e trovare sempre e comunque il sole (le foto intorno al minuto 9:14 e quelle del minuto 13). Manca forse quella sensazione, che non ti abbandona mai, di essere un ospite della Natura, ma anche parte di essa. La sensazione che non ti possa accadere nulla di male, perché anche un'eruzione vulcanica o uno smottamento geotermico fanno semplicemente parte del tutto. In Islanda potresti accostare la macchina e in qualunque posto rimanere per ore con lo sguardo perso a pensare a tutto e a non pensare a niente.



P.S. Negli ultimissimi fotogrammi dopo il "The End" c'è il piccolo Mao che ci da il bentornati a casa :)

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