27 maggio 2008

Il vaso

Io, come tutti i figli di genitori separati, ho un vaso.
Quella che per gli altri figli è la quotidianità coi propri genitori, per noi è un vaso pieno di momenti magici che nessuno ci ridarà indietro. E non passa giorno, ancora a distanza di anni, che non si senta il desiderio di condividere con il genitore che non ha vissuto con noi, un qualsiasi momento della giornata.
Vorremmo condividere la colazione, come quando ci svegliavamo da bambini e c'era pronta una spremuta d'arancia. Vorremmo condividere la gioia frivola di mostrare il bottino di un pomeriggio di shopping sfrenato. Vorremmo condividere un viaggio in macchina, anche solo il tragitto fino al supermercato. Avremmo voluto condividere quel 7 al compito di matematica, quando a pranzo si tornava a casa con l'incredulità ancora negli occhi. Vorremmo condividere serate noiose davanti alla televisione. Vorremmo condividere il resoconto del primo giorno di lavoro. Avremmo voluto condividere le vacanze estive e le mattine di Natale. Vorremmo condividere foto, magari non scattate solo in occasioni speciali. Vorremmo il bacio della buonanotte. Vorremmo condividere la lettura del giornale ed il telecomando. Vorremmo condividere il frigorifero. Vorremmo condividere le coccole, come, dove e quando capita.
Ma c'è un'altra cosa, forse una delle più importanti: vorremmo condividere il dolore. Che si tratti di una ferita profonda o di un dispiacere temporaneo, vorremmo avere quella naturalezza e forza nello stare vicini, che putroppo stando lontani si perde. O non si ha mai acquisito.
Vorremmo che non fosse difficile dire "Mi dispiace, ma ti sono accanto". Vorremmo che non fosse difficile sentirci dire "Ti voglio bene, passerà".
E invece spesso poche parole richiedono sforzi indicibili e, un pò come quando ci si prepara un discorso davanti allo specchio, non suonano mai come vorremmo.

4 commenti:

  1. Mi sono sinceramente commossa. L'ho letto anche a una mia collega. E tutte due ci siamo ritrovate con la faccia bagnata...

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  2. ..... ogni mio commento sarebbe inappropiato...

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  3. La stessa faccia bagnata che avevo io mentre scrivevo...

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  4. Un giorno sarai genitore anche tu, come spero lo sarò anche io: impegnamoci sempre strenuamente affinchè i nostri figli non debbano mai ritrovarsi a fare i conti con quel Vaso...

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