9 febbraio 2012

"Di nemici, non di amici abbiamo bisogno."

C'è un modo simpatico per raccontare e sdrammatizzare la delusione causata da un rapporto di amicizia, su cui si è investito parecchio, che cola a picco lentamente, in silenzio? No perché io sono settimane che cerco le parole giuste ma proprio non le trovo. 

In (quasi) 29 anni non ho mai vinto l'ambitissimo premio "Amica dell'anno", anzi. Mio marito è la prova vivente che sono stata parecchio brava a tirare colpi bassi (così l'anonimo che ogni tanto commenta per puntualizzare le cose questa volta avrà meno lavoro da fare). Eppure crescendo ho imparato a chiedere scusa, ad essere disponibile senza farmi mettere i piedi in testa, ad esprimere un parere sincero quando mi viene chiesta un'opinione e non dire solo quello che ci si vuole sentir dire. Con alcune persone, però, pare che questo non sia sufficiente.
 
Mi spiace perché non credo di essere poi così strana, o cattiva, inaffidabile, egoista. So che ci sono delle amiche che mi vogliono davvero bene e per le quali farei qualsiasi cosa. Una di queste, nonostante i km che ci dividono, forse riesce a capire meglio di tutte le altre quali sono le sensazioni, qual è l'amarezza. Mi spiace non poter essere lì a condividere con lei una pausa pranzo, a cercare una ricetta per San Valentino, a comprare un libro, a cercare mobili per la casa. E forse ha ragione lei, è inutile rimuginarci troppo su: a volte le persone, gli amici, viaggiano semplicemente a velocità diverse, su strade diverse. Si percorre un tratto insieme e poi ci si divide. Si cresce, si cambia.

Mi trovo di fronte a qualcuno che inventa scuse, pensando che io non capisca; qualcuno che ritiene che la mia opinione non sia più importante, neppure gradita. Ed egoisticamente mi spiace anche perché avrei avuto bisogno di qualcosa di più di un "Ho saputo di tua nonna, condoglianze": persone che non avevo mai visto sono state più affettuose. Mi avrebbe fatto piacere un "Allora, ti hanno comunicato la data della discussione della tesi?", considerato che dovrebbe essersi accorta dei sacrifici che ho fatto in questi due anni. Mi spiace perché quando vuoi bene a qualcuno vorresti che capisse che per te è importante e che vuoi soltanto che sia felice. E vorresti sincerità, nessun giochino.

Ero convinta che certi atteggiamenti sarebbero rimasti chiusi nel cassetto "Le cose stupide che fai a 16 anni", che strana che sono!
Non importa, prendo e porto a casa.


6 commenti:

  1. L'errore sta nel pretendere qualcosa dagli altri. L'ho imparato sulla mia pelle negli anni..mi son presa tante delusioni. Una mia amica non mi ha neppure detto che si è sposata, l'ho scoperto da Facebook. L'ho trovata una cosa molto triste e allora ho deciso con molto dispiacere di lasciar perdere...alla fine forse è vero, arriva un momento in cui le strade si dividono...

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  2. Anch'io come Lety ho imparato a non aspettarmi nulla in cambio. Tutto diventerá migliore. La vita a volte è amara ma ci aiuta a crescere, a migliorarci.

    Un abbraccio

    Ilaria

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  3. Vorrei tanto dire qualcosa visto quanto mi sta a cuore l'argomento, ma non trovo nulla nella mia esperienza di positivo da darti. Più passa il tempo e più mi convinco che Hesse avesse profondamente ragione quando scrisse Im Nebel. Ma anche lui col tempo rinnegò le sue parole quindi rimaniamo positivi :)

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  4. Non vai nello specifico quindi non so se sto per dire cose che non c'entrano, però io trovo sia difficile relazionarsi con amiche storiche quando passa il tempo e ti accorgi che sono cambiate o non sono mai state le persone che pensavi fossero. C'è un allontanamento progressivo, scuse, silenzi, perché non puoi dire "passa il tempo e mi piaci sempre di meno" o "credevo avessimo molte cose in comune e invece non è così".
    Bisognerebbe capire se la tua amica si comporta così per egoismo e disinteresse o se ci sono altri motivi.

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  5. @Lety e @Ilaria: il fatto è che davvero in questo rapporto credo di aver dato tanto senza pretendere nulla. Però ci sono cose che sono che credo siano alla base di qualsiasi rapporto, non solo dell'amicizia: il rispetto, la sincerità. Che amarezza :(
    @janov: splendida poesia che non conoscevo e sono andata a cercarmi. Per quanto riguarda l'amicizia credo che purtroppo abbia ragione. C'è da dire però che con l'amore sono stata più fortunata, quindi proprio sola non mi ci sento...
    @bianca: le amiche storiche le ho già lasciate indietro praticamente tutte. Questa è relativamente recente. Hai presente quelle persone con cui subito a pelle ti senti a casa? Eppure adesso è proprio il contrario, quasi mi infastidisce pensarci.

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  6. Come ti ho già accennato, io sono per la sincerità. E se la sincerità non è ben accetta da chi sta dall'altra parte perché non è la fiaba che si vuol sentire raccontare affari suoi. Hai ragione, queste cose dovevano rimanere nel cassetto dei 16 anni, ma non sempre la gente è in grado di crescere.

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