Sto svolgendo il tirocinio per l'università.
Si, lo so, nessuno fa il tirocinio a lettere.
Si, lo so, si può sostituire con un laboratorio o con un esame.
Ma essendo una seconda laurea, avendomi riconosciuto tutti gli esami possibili, sono obbligata a farlo.
Si, lo so, sono una sfigata.
Quindi, lunedì ho iniziato queste mie 500 ore di tirocinio, guarda un po', nell'ufficio di mio padre. Non sto a tediarvi sul perché e il percome, sta di fatto che sono qui.
Papà è molto gentile: per tutta la sessione di esami mi fa venire qui in ufficio a studiare; dopo potrò iniziare a raccogliere tutto il materiale che hanno qui per impostare un giorno, forse, magari, chissà, la tesi.
Papà è il mio capo: nessuno sconto sull'orario (almeno per il momento), i cinque minuti di ritardo mi vengono fatti notare, mi fa compilare ogni giorno i moduli di entrata e di uscita con una precisione quasi maniacale.
Papà è rincoglionito:
A: "Vado a mangiare, ci vediamo alle 14".
P: "Va bene, ma non arrivare prima perché dalle 13.30 alle 14 io...dormo".
A: "Ahahaha! Si, va beh!".
P: "No, è vero. Dormo qui, seduto sulla sedia. Una mezzoretta. Chiedi a Danila [la responsabile dell'uff. amministazione] se non ci credi... Danilaaaaaa! E' vero che dormo dopo pranzo?"
D: "Siiiiiii, è vero!"
A: "-.-".
Si, lo so, nessuno fa il tirocinio a lettere.
Si, lo so, si può sostituire con un laboratorio o con un esame.
Ma essendo una seconda laurea, avendomi riconosciuto tutti gli esami possibili, sono obbligata a farlo.
Si, lo so, sono una sfigata.
Quindi, lunedì ho iniziato queste mie 500 ore di tirocinio, guarda un po', nell'ufficio di mio padre. Non sto a tediarvi sul perché e il percome, sta di fatto che sono qui.
Papà è molto gentile: per tutta la sessione di esami mi fa venire qui in ufficio a studiare; dopo potrò iniziare a raccogliere tutto il materiale che hanno qui per impostare un giorno, forse, magari, chissà, la tesi.
Papà è il mio capo: nessuno sconto sull'orario (almeno per il momento), i cinque minuti di ritardo mi vengono fatti notare, mi fa compilare ogni giorno i moduli di entrata e di uscita con una precisione quasi maniacale.
Papà è rincoglionito:
A: "Vado a mangiare, ci vediamo alle 14".
P: "Va bene, ma non arrivare prima perché dalle 13.30 alle 14 io...dormo".
A: "Ahahaha! Si, va beh!".
P: "No, è vero. Dormo qui, seduto sulla sedia. Una mezzoretta. Chiedi a Danila [la responsabile dell'uff. amministazione] se non ci credi... Danilaaaaaa! E' vero che dormo dopo pranzo?"
D: "Siiiiiii, è vero!"
A: "-.-".
Ohhhhhh ma che bello hai un padre professore di lettere!! Cosa insegna?? E' come quei prof dei film??
RispondiEliminaHo sempre voluto avere un padre professore... Uno che si accorgesse delle montagne di libri che leggo, che desse un valore a queste cose...
Ma mio padre costruisce (costruiva, ora è in pensione) barche fatte a mano in legno, non si accorge di nulla che non vada al di la del suo naso, ed ancora non mi perdona il fatto che guido con il cambio automatico...
Ma vabbè, non lamentiamoci va... poteva andarmi sicuramente peggio!
Noooo, macché! La mamma è professoressa (di matematica e scienze, sai che gioia).
RispondiEliminaMio papà fa tutt'altro: si occupa della cassa edile di Aosta, quindi delle imprese edilizie e di tutti i suoi dipendenti qui in valle. Che centra con quello che studio? Bella domanda! Eppure la stragrande maggioranza dei lavoratori nel settore edile è extracomunitaria, così ne viene fuori una bella ricerca antropologica sull'integrazione, il livello di alfabetizzazione e così via. Insomma, un lavoro perfetto per una tesi di antropologia sociale!
In ogni caso, direi che sebbene tu non abbia avuto qualcuno dietro a spronarti, hai fatto un ottimo lavoro per conto tuo, il che è di una soddisfazione immensa, no?
Ari è sempre bellissimo leggere i tuoi post, hanno sempre quel non so che di ironico e sono scritti nella maniera divertente che ti contraddistingue!
RispondiEliminaSo benissimo che sono ancora in debito di un (invito ad un) aperitivo.. cercherò di rimediare presto!