23 novembre 2010

Take That - Il ritorno

E' doveroso per me scriverne.
1996. La sottoscritta aveva tredici adolescenzialissimi anni. La notizia dello scioglimento del sopracitato gruppo causò non pochi traumi. L'ultimo ricordo di loro tutti insieme risale ad un tardo pomeriggio, in camera mia. Loro stavano sul mio poster a grandezza naturale e noi, io e le mie adolescentissimi amiche, intorno a piangere. Una tragedia. Mia madre aveva l'obbligo di non parlare della cosa, non nominarli, eliminare ogni giornale dove si parlasse di loro.
Lo superai...non ricordo come, ma ne uscii indenne (beh, considerate le mie scelte sentimentali che seguirono, forse non proprio indenne).

2010. Rieccoli. In Italia. Tutti e cinque. Unbelievable. Via faccialibro mi tengo in contatto con chi ha condiviso con me quei tristi momenti. Lei era la donna di Robbie, io di Mark. Gli altri chissene. (Era un po' come quando giocavi ai Power Rangers e nessuna voleva fare la gialla) gli altri tre se li prendessero pure le altre.
Dunque, dicevo quattordici anni fa. QUATTORDICI. L'entusiasmo iniziale si smorza...li hai più visti? Saranno ingrassati? Saranno...invecchiati? Siamo invecchiate?
E poi finalmente...loro.
Oddio...loro. Sono vestiti da adulti, non ballano, la canzone fa cagare (scusate ma...Back for good? Io voglio Back for good).
Come avevamo previsto Mark è diventato un incrocio tra  Benjamin Button, un vecchio-bambino (con pochissimo gusto nel vestire) e Gianni Morandi.





Ah, questi sono i Pooh?
Scusate, cercando l'immagine su Google devo essermi confusa.









Conclusione: a distanza di quattordici anni mi farei tutti (tenendo la manica larga, dai) tranne quello che mi sarei fatta quattordici anni fa.
Facchinetti incluso, già che passa di lì. Se no lo andiamo a chiamare.
Devo pormi delle domande? Dovevo pormele all'epoca?
Inoltre, mi pare ovvio che questo ritorno è dovuto al fatto...che abbiano finito i soldi. La mia speranza, quindi, è che abbiano un buon piano B, perché con questo, temo, non andranno molto lontani.

A noi, comunque, piace ricordarli così: giuovini, umidi e danzanti.







5 commenti:

  1. a me non piacevano per niente, anzi con mia sorella ci facevamo grasse risate sfottendoli, per noi erano i taca taca. Alle mie amiche dicevo che mi piaceva Robbie giusto per non essere esclusa, con gli anni è l'unico che ho apprezzato... back for good però era carina.

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  2. Aaaaaahhhhh! io ero per i backstreet boys -.-'
    (e facevo le liti con la mia compagna di banco per accaparrarmi Nick Carter ri -.-' )

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  3. Lo sapevo che ti piaceva Mark!! E' stato il primo - e più grande in assoluto - amore fanatico (nel senso da fan) della mia vita.

    Sapevo tutto di lui, ancora vorrei andare a Manchester (o meglio ad Oldham), per sentirmi un po' nel video di Everything Changes, dove lui mostra la sua casa, il suo quartiere e la sua iguana Nirvana.
    Ho ancora tutte le videocassette, ed ho pure il cd da solista di Mark, che uscì poco dopo la rottura. Lo ascolto ancora, ogni tanto, Clementine e Child sono nel mio iPod.

    Quando si lasciarono fu un trauma anche per me. Di anni ne avevo uno piu di te, ma poco cambia. Ricordo che ascoltavo, ascoltavo e ascoltavo ancora Never Forget, "Non dimenticare mai", pensando che io non li avrei mai dimenticati. Mai.

    E forse è stato davvero così. Ho sempre avuto per loro (per tutti). un affetto particolare, che si è forse intenerito con gli anni, ma non è diminuito. L'evento che mi lasciò maggiormente di stucco fu quando Mark divenne padre. Fu la vera fine di un sogno adolescenziale, e la concreta presa di coscienza del fatto che era cresciuto, che ero cresciuta pure io. Ma gli voglio ancora bene, come si vuole in fondo bene al primo amore.

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  4. Ari, io ero la donna di Jason: sì quello che non piaceva a nessuna, tranne a me! ma tanto meglio così non dovevo contendermelo con le altre amiche :D Loro cmq sono ancora tutti stupendi, è stato emozionante rivederli tutti insieme, pure con Robbie, e non credo abbiano bisogno di un piano B, perché stanno andando alla grande coi loro ultimi album (mi dispiace deluderti...), sto anche pensando di andare a vederli a san siro: sono malatissima ahahah. però anche a me piace ricordarli giuovini, umidi e danzanti (e lasciami dire che in Back for good, Jason era un figo stratosferico!!)

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  5. @L'Antipatica: va beh dai, però almeno dovendo scegliere avevi scelto bene...è quello che si è mantenuto meglio nel tempo...hai l'occhio lungo ;)
    @iaia: non ricordo perché e in quale situazioni ma abbiamo già avuto questa conversazione Take That vs Backstreet Boys!!
    @Lisa: tutto uguale: le videocassette, le info su Mark, Never forget ascoltata fino al limite della sopportazione, i cd da solista...e la stessa stranissima sensazione quando è diventato padre. Avrei potuto scriverlo io questo commento :)
    @Noemi: mi ricordo di questa cosa di Jason...io non credo che riuscirei a spendere dei soldi per andarli a sentire a San Siro..però se fanno Back for good mi chiami e me la fai sentireeee!! Bacioo

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