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17 maggio 2012

Consigli per chi ha un'amica che si è appena tagliata i capelli. Per dire.

Possibilità n.1: "Come stai bene con questo nuovo taglio di capelli!"
Possibilità n.2: "Questo taglio su di te non mi convince, stavi meglio prima".

La possibilità n.1 e la possibilità n.2 sono le uniche due scelte sincere tra cui vi troverete a dover decidere di fronte ad un'amica che si è tagliata i capelli.

Se, e soltanto se, la persona in questione non è un'amica ma una conoscente o qualcuno con cui non vi è concesso essere sinceri per motivi oggettivi (il vostro capo, la mamma di un alunno, la vecchia zia rompicoglioni...), si possono accettare anche le seguenti possibilità:

Possibilità n.3: [con un sorriso diplomatico, ma non troppo menzognero] vedi Possibilità n.1. In queste occasioni potete tranquillamente staccare l'etichetta "Bugia" e attaccare quella "Educazione".

Possibilità n.4: Non dire niente. Fate finta che la persona davanti a voi, che sfoggia un taglio alla Demi Moore in Soldato Jane, sia esattamente come l'avete lasciata ieri, Barbie Raperonzolo. La persona in questione capirà che non avete gradito il cambiamento, ma capirà anche che forse avete troppo poco corraggio o un'eccessiva educazione per esprimere quello che pensate. E apprezzerà comunque la vostra sensibilità.

Tutte le altre possibilità che vi vengono in mente sono da escludere. Non vanno bene, non sono spiritose, non fanno ridere, sono ridicole. Che tanto prima o poi ve li taglierete anche voi i capelli e Soldato Jane si ricorderà della vostra inappropriatezza.
A questo proposito vorrei regalare un sorriso a tutti quelli che mi hanno detto:
"Ma sì, poi tanto ricrescono in fretta".
A ognuno di voi, amici, avrei voluto rispondere: "Sì, però difficilmente tu diventerai più intelligente /simpatico / magro altrettanto in fretta". Sono stata davvero brava a trattenermi.

Ho anche due grazie grandi grandi da regalare.

Il primo va a quell'amica che, con aria schifata e senza quasi guardarmi negli occhi, mi ha detto:
 "Hai dato una tagliata",
facendo cadere la conversazione in un lungo, irreversibile silenzio.

Il secondo va ad un'alunna, non mia direttamente, che quando mi ha vista, con le mani alla bocca come Macaulay Culkin in Mamma ho perso l'aereo, mi ha dimostrato tutto il suo disappunto urlando:
 "Nuuuooo, prooof, ma cos'ha fatto?! Ma perchéééé?!".

Alunna batte Amica 100 a 0.


 

30 gennaio 2012

Tempo fa mi avevano fatto notare questa cosa, poi causa eventi di vario tipo non ci ho più pensato.

Sta di fatto che il mio relatore della tesi è il Woody Allen del dipartimento di antropologia. E come si fa a non adorarlo? ♡
 

8 maggio 2011

Livelli nocivi di stupidera.

Mentre sfrugugliavo tra le foto dell'iphone di Luca ho trovato questi gioiellini scattati il giorno del mio compleanno (voi avete visto solo la versione "bella" qualche post sotto).
Ho tagliato la torta (nel senso che l'ho eliminata dall'immagine) e tutte le cose simpatiche che mi circondavano cosicché voi possiate concentrarvi esclusivamente sulla mia estrema beltade.


Buahahahah! I miei fotografi ufficiali al matrimonio sono avvisati: non cancellate le foto in cui la mia faccia assumerà una di queste impressioni*, ma conservatele e inviatemele all'indirizzo in sovraimpressione. Medito di farne un album con il quale tirarmi su il morale in momenti cupi.
Sto impazzendo, lo so. Non curatevene, non curatemi.

* volevo scrivere espressioni, ma ripensandoci "impressioni" rende di più l'idea della sensazione che la vista di queste foto e, in vero, della mia faccia, suscita: impressione appunto.

18 gennaio 2011

Quisquilia

Ecco il commento che ho lasciato al video della più famosa e bionda fescion bloggher italiana. Commento che come al solito censurerà, per cui lo pubblico qua per condividerlo con le mie pettegole amiche blogger. Quelle "serie", mica quelle fescion che hanno millemila visite al giorno. VìVìBì.
Ci sono svariate cose nell'intervista che non mi hanno convinta. Te le espongo in modo educato e costruttivo, così che tu possa ritenerle degne di considerazione e pubblicazione.
- parli dell'immediatezza che il blog come strumento offre. Parli di fotografare persone piuttosto che una vetrina, per poi postare la foto sul blog e crearci un articolo. Ti seguo da molto e credo che tu questo non lo abbia mai fatto. Scatti foto con outfit studiati, ci fai della postproduzione sopra, poi le pubblichi. Cosa c'è di immediato in questo?
- il fatto che il tuo blog abbia più visite di quanti lettori abbia un giornale non vuol dire che la qualità del primo sia più alta di quella del secondo. Anche il film di Checco Zalone ha superato al botteghino "La vita è bella" di Benigni, ma sulla differenza tra i due film credo ci sia poco da discutere.
- la Rai è vecchia, non ti piace, ma ci vai. La coerenza è morta, viva la coerenza!
- dovresti parlare meno velocemente, ma più correttamente. Ci fa piacere che tu il computer lo veda tutti i giorni, altrimenti avresti bisogno di un paio di occhiali.
Oggi ho avuto una brutta giornata e da buona passiva-aggressiva sfogo le mie turbe sulle inutili fescion bloggher. Ora vado a dare un'occhiata al blog della francesA che ne ho una buona per tutte.

23 novembre 2010

Take That - Il ritorno

E' doveroso per me scriverne.
1996. La sottoscritta aveva tredici adolescenzialissimi anni. La notizia dello scioglimento del sopracitato gruppo causò non pochi traumi. L'ultimo ricordo di loro tutti insieme risale ad un tardo pomeriggio, in camera mia. Loro stavano sul mio poster a grandezza naturale e noi, io e le mie adolescentissimi amiche, intorno a piangere. Una tragedia. Mia madre aveva l'obbligo di non parlare della cosa, non nominarli, eliminare ogni giornale dove si parlasse di loro.
Lo superai...non ricordo come, ma ne uscii indenne (beh, considerate le mie scelte sentimentali che seguirono, forse non proprio indenne).

2010. Rieccoli. In Italia. Tutti e cinque. Unbelievable. Via faccialibro mi tengo in contatto con chi ha condiviso con me quei tristi momenti. Lei era la donna di Robbie, io di Mark. Gli altri chissene. (Era un po' come quando giocavi ai Power Rangers e nessuna voleva fare la gialla) gli altri tre se li prendessero pure le altre.
Dunque, dicevo quattordici anni fa. QUATTORDICI. L'entusiasmo iniziale si smorza...li hai più visti? Saranno ingrassati? Saranno...invecchiati? Siamo invecchiate?
E poi finalmente...loro.
Oddio...loro. Sono vestiti da adulti, non ballano, la canzone fa cagare (scusate ma...Back for good? Io voglio Back for good).
Come avevamo previsto Mark è diventato un incrocio tra  Benjamin Button, un vecchio-bambino (con pochissimo gusto nel vestire) e Gianni Morandi.





Ah, questi sono i Pooh?
Scusate, cercando l'immagine su Google devo essermi confusa.









Conclusione: a distanza di quattordici anni mi farei tutti (tenendo la manica larga, dai) tranne quello che mi sarei fatta quattordici anni fa.
Facchinetti incluso, già che passa di lì. Se no lo andiamo a chiamare.
Devo pormi delle domande? Dovevo pormele all'epoca?
Inoltre, mi pare ovvio che questo ritorno è dovuto al fatto...che abbiano finito i soldi. La mia speranza, quindi, è che abbiano un buon piano B, perché con questo, temo, non andranno molto lontani.

A noi, comunque, piace ricordarli così: giuovini, umidi e danzanti.







22 novembre 2010

Considerazioni varie, parte II

Nonostante gli innumerevoli difetti di Trenitalia, io amo prendere il treno. I motivi sono svariati, ma ce n’è uno in particolare. Tanti anni fa, durante una gita, un mio compagno di classe mi disse che gli piaceva, nei giorni di sole, quando il treno passa vicino ai filari di alberi. Se ne trovano spesso lungo la ferrovia, nelle zone che attraverso durante i miei viaggi. La luce si fa intermittente a causa dei raggi che filtrano tra i rami, gli occhi quasi automaticamente si chiudono a causa del fastidio…che non è un fastidio. Il rumore delle rotaie fa da sottofondo musicale. Quei pochi secondi in cui il treno passa accanto agli alberi, si entra in un’altra dimensione, non c’è più qui, non c’è più ora. Mi siedo accanto al finestrino soprattutto per questo e non permetto a nessuno di tirare la putrida tendina. Adoro queste cose. E il fatto che fossi innamorata del mio compagno di classe rese tutto molto più romantico. Ancora oggi, a distanza di anni, ogni volta mi si ferma il cuore. Quei pochi secondi valgono la pena del viaggio, sempre.

  In Piazza Castello spostano le panchine mensilmente. Ogni volta che vado a prendermi la focaccia ligure, esco e non so dove sedermi. Questa volta ho optato per un cordolo spartitraffico (? si chiamerà poi così?). Una volta sul treno, mi sono tolta la giacca e ho capito che un piccione doveva aver avuto la stessa idea poco prima, utilizzando però il cordolo non come panchina ma come cesso.

  Apprendo dal “Leggo” o “Metro” che William e Kate hanno deciso di non strafare per il loro matrimonio. Spenderanno solo 58 milioni di euro. Bravi, considerato che sarà la solita cagata di matrimonio con la carrozza, i cavalli, le tazze e il francobollo, proprio bravi. Se avanzassero qualche spicciolo e volessero fare un favore a un’altra coppia di giovani sposi, io e Luca avremmo un unico grande desiderio per il matrimonio: che i Sigur Ros venissero a suonare durante la cerimonia e la cena e  Bregovic per il resto della serata. Molto poco regale, lo so. Pazienza, ci accontenteremo di un ipod. Ecco, magari non in riproduzione casuale.

Considerazioni varie, parte I

Alcune considerazioni maturate durante la mia giornata torinese:
Quelli della Nespresso non stanno per niente bene. Per comprare del caffè devo prendere un numerino per accedere ad una delle seimilaecinquecento casse (mica come quello del macellaio stampato su carta igienica: questo è tipo un tesserino magnetico laccato oro) e controllare a quale cassa il tuo numerino è abbinato…su uno schermo ultrapiatto HD (che pagherei per poterci giocare a Guitar Hero). Quando tocca a me mi chiedono “Signora, è la prima volta che viene in boutique?”. Mi sono dovuta trattenere… Boutique? Ragazzi…vendete caffè, datevi una ridimensionata!
E poi tu, commessa fresca di parrucchiera, con la camicetta color crema e la giacchina nera molto bon ton, con la targhetta col nome seguito da una sfilza di incomprensibili mansioni scritte rigorosamente in inglese, che parli come se avessi una molletta al naso e sei convinta che se George Clooney passasse di qui ti darebbe una bella ripassata…quell’elastico per i capelli di spugna, comprato insieme ad altri 49 nella confezione convenienza al negozio cinese tuttoa1euro che porti al polso, smonta tutto quello che hai sapientemente costruito questa mattina davanti allo specchio e ti rende una comune mortale tanto quanto me. Fly down.
La riproduzione casuale del mio ipod: non è casuale. Lei, la riproduzione casuale, si fissa con alcuni cantanti e non li molla. Di tutta la mia vasta libreria l’altro giorno esigeva che io ascoltassi: la compilation da me creata “Canzoni d’amore”, Cartoni animati, The Cranberries, Damien Rice, Guccini, Justin Timberlake, Louise Attaque, Lucio Battisti, Madonna,The Police. Particolarmente insistente Madonna. Sembrava farlo per dispetto: se io passavo oltre, Lei mi dava una canzone di respiro e poi di nuovo Madonna. Ma uno può avere il diritto di non voler ascoltare La Isla Bonita mentre cammina per Torino?  
Sempre Lei, la riproduzione casuale, mi ha proposto Non è Francesca”. L’ho sempre canticchiata senza rifletterci troppo su….l’altro giorno però mi ci sono soffermata. Lucio ribadisce, per tutta una serie di motivi, che Quella non poteva essere in alcun modo Francesca. Ma perché?
Perché Lei è sempre a casa che aspetta me. Ma perché, è agli arresti domiciliari?
Perché Se c’era un uomo poi, no non po’ essere lei. Solo compagnie femminili, lei. Un fratello, un cugino, un amico, un passante che le chiede indicazioni non sono contemplati?
Che stronzo.

To be continued...

20 novembre 2010

Cosa fai la sera prima di un esame?


Ecco, questo.


Ovvero, quello che succede se su face book si decide di cambiare la propria immagine con quella di un cartone animato (iniziativa che lascia il tempo che trova, ma a me piace tantissimo vedere tutti i miei amicici così! Ché di solito fate abbastanza schifo, sapevatelo).
Per la praivasi di coloro che hanno condiviso con me questo momento altamente culturale i loro nomi sono stati sapientemente sostituiti. Tuttavia, per dovere di cronaca, devo ammetterlo: le somiglianze tra le loro persone e il cartone animato che li rappresenta è, per svariati motivi, in alcuni casi, spaventosa. Vi voglio bene, anche voi vero?

27 settembre 2010





- Toc, toc!
- Chi è?
- Ciambellano*!
- C'ha che?
- ...leggo le carte...






Durante una festa liceale un mio caro amico se ne uscì con questa battuta. Sarà stata l'ubriachezza tardo-pomeridiana, l'innegabile bravura del mio amico (ora attore nonché fondatore di codesta compagnia teatrale) o più semplicemente l'elevatissimo grado della mia stupidera adolescenziale - per quella attuale non ho più scuse-, fatto sta che ho riso, con alcuni fidati complici, a questa battuta per ore, macché dico ore, giorni, macché dico giorni...anni. Insomma, ci rido ancora adesso. 
Nel mio cuore ha solo una validissima rivale, adattabile a seconda del contesto:
"Anche (o eppure) in Cina hanno tanto riso".
Sì, lo so, voletemi volatemi bene lo stesso.

*Si tratta senz'altro di una precisazione futile, un insulto alla vostra intelligenza. Tuttavia ricordo che quella sera qualcuno se la fece spiegare svariate volte e temo che ancora oggi non l'abbia capita. Per cui: ciambellano = c'ha 'n bell'ano :)
...no vabbeh, troppo ridere...

18 settembre 2010

Addicted

Vi prego, ditemi che non sono l'unica.
Ho una cartella sul desktop del mac, "Telefilm". Nove altre cartelle all'interno, in ordine: 90210, Boris, Brothers and Sisrers, Grey's Anatomy, Gossip Girl, Glee, Melrose Place, Pretty Little Liars, Private Practice (ai quali si devono aggiungere quelli che ho in dvd o su hard disk e che riguardo spesso, come Sex and the City, Ally McBeal, Gilmore Girls e le meteore come Privileged o Dirt). Rimango quasi sempre indietro, ci metto mesi a recuperare, ma li seguo tutti.
Per quanto riguarda le vaccate italiane, in passato non mi perdevo una puntata di Distretto di polizia (in realtà credo di aver visto solo fino a quando non è morto Giorgio Pasotti) e quando stavo ancora a casa "dei miei", con mia mamma guardavo anche una roba sulla Rai che credo si chiamasse qualcosa tipo "Pazzi per amore".
E' una cosa tristissima, lo so. Ma sono in genere gli unici cinquanta minuti della giornata che mi permettono di scollegare il cervello, di tornare ad avere quindici anni e rilassarmi. Pure troppo: il 90% delle volte mi faccio anche un pisolino e quindi mi perdo i punti salienti.
(Quando oggi a scuola i miei alunni mi hanno confessato di adoVaVe i Cesaroni, non ho resistito alla tentazione di farmi raccontare qualcosa della puntata di ieri che non ho potuto vedere. Che professoressa degenere -.-)

Non sono l'unica ventisettenne con questo problema, vero? Aiutatemi.


30 agosto 2010

Temo che abbia sbagliato numero

Drrrriiiiiiiiiiiiin
- Pronto?
- Chrisctiàn [la "s" in realtà era una "sc" e l'accento sulla "a"], allora vieni a giocare a pockèr [con l'accento su "er"]?
- Guardi, temo che abbia sbagliato numero.
- Chrisctiàn, guarda devi venire...ci sctà quella quesctione...
- Mi spiace, davvero ma non sono Christian...qui non c'è nessun Christian.

- E vabbuò, come vuoi...poi però non mi chiamare quando stai inguaiato.
- Ma no, le ripeto...

- tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu-tu...

E se provassi a cambiare una cifra per volta al mio numero di telefono per cercare di contattare Chrisctiàn? Sono un po' preoccupata...e se stesse inguaiato?

21 luglio 2010

15 luglio 2010

Della demenzialità delle pause studio


My Stick Family from WiddlyTinks.com

Io, te e Lapino Popocino :)

N.B. Lo studio prolungato dell'antropologia culturale, in particolare di svariati esempi di antropo-poiesi, può provocare danni alla salute e un desiderio irrefrenabile di ritorno all'infanzia, quando le giornate estive erano scandite da impegni importanti (giochi in cortile, pranzo, giochi in cortile, merenda - spesso in cortile- giochi in cortile, cena, litigate con madre per poter giocare in cortile anche dopo cena, giochi in cortile) e non dal susseguirsi dei capitoli di un libro, anzi due, facciamo tre.

28 giugno 2010

Followers


Ho una follower greca. Direi che si è sbagliata. Che neanche gli italiani mi trovano interessante (esclusi i miei stimatissimi 4/5 lettori fissi, vi amo), figuriamoci una greca. Almeno facessi la traduzione dei miei post anche in inglese, come le fescion bloggher, magari ci capirebbe qualcosa. Per cui, ecco il mio appello: amica greca, palesati. Commentami, scrivimi, stalkami. Che magari abiti su in isoletta fantastica, diventiamo migliori amiche e mi ospiti tutte le estati da qui al 2025.
Inoltre, vorrei fare un secondo appello: tu, che sei giunto qui googlando "sesso over the rainbow", ti prego dimmi, cosa andavi cercando? Un'esperienza mistica, la versione porno del noto film, che cosa?

7 dicembre 2009

Ciao a tutti, mi chiamo Arianna e sono una ex tele/cazzate dipendente.
Sono pulita da svariati mesi, oramai.
Ho smesso di guardare il Grande Fratello.
Da molto tempo sono fuori dal tunnel di Uomini e Donne. Anzi, la penultima volta che lo vidi (passato remoto) mi addormentai. L'ultima volta ci sono capitata per sbaglio e ho proprio cambiato canale.
Non conosco uno che sia uno dei tipi di Amici.
Ho smesso anche con Studio Aperto. Mio malgrado, devo ammettere, ho smesso anche con i telegiornali, quelli veri.
Nonostante mia mamma ne faccia largo abuso, sono anni, e vorrei ribadire anni, che non vedo un film con Julia Roberts o Hugh Grant.
Mi concedo un unico strappo: Fabio Fazio la domenica sera.
Mi tengo informata sul mondo attraverso la stampa e internet.
La sera sto col mio amòre, guardo film, vado alla Saison Culturelle, leggo, spesso ceno a casa della mia amicadelcuore e passiamo le serate a chiacchierare (leggi spettegolare).
Soooo proud of me.
Ma devo confessare, ho fatto una cazzata. Niente televisione, lo giuro.
Però...me l'ero ripromessa...eppure non ce l'ho fatta.
Ho guardato Twilight. Cazzo, si.
E adesso?
E adesso per forza devo guardare anche New Moon.

17 luglio 2009

Aosta - Milano





E io non sono neanche intonata...

Tanta pazienza, amor..verrà un giorno ripagata, non preoccuparti!

10 marzo 2009

Perle ai porci...

Io (A) e la mamma (M) ci stavamo raccontando la nostra giornata, fatta di eventi, incontri, situazioni. Emozionata le ho raccontato di una strana coincidenza.
M: "Ah, già! Tu sei fissata con questa cosa delle coincidenze...".
A: "Non sono fissata, ne assaporo il gusto. Me l'hai fatto leggere tu "L'insostenibile leggerezza dell'essere", qualcosa avrai imparato anche tu...".
M: "L'ho letto mille anni fa, non mi ricordo niente...".
A: "Beh, in ogni caso, le coincidenze sono attorno a noi, pronte a manifestarsi a chi tiene gli occhi aperti; bisogna saper scorgere il destino nelle piccole cose, nei piccoli eventi di tutti i giorni. Il destino può parlarti, può insegnarti...o semplicemente può strapparti un sorriso o un pensiero un pò più profondo."
M: "Mah..."
Scuoto la testa e vado in camera mia a prendere il libro.
A: "Senti qua: "Un avvenimento è tanto più significativo e privilegiato quanti più casi fortuiti intervengono a determinarlo. Soltanto il caso può apparirci come un messaggio. Ciò che avviene per necessità, ciò che è atteso, che si ripete ogni giorno, tutto ciò è muto. Soltanto il caso ci parla. Non certo la necessità, bensì il caso è pieno di magia." Domani mattina non ti emozionerai quando suonerà la sveglia, quando farai colazione o salirai in macchina. Ma magari incontrerai una persona che non vedevi da tanto, riceverai una telefonata inaspettata. Allora sì che ti emozionerai!"
M: "Già...".
E poi il silenzio.
M: "Ma...secondo te...".
A: "Si, mamma, dimmi...".
Ancora silenzio. La mamma abbassa gli occhi. Lo sguardo fisso sullo schermo del cellulare.
M: "Secondo te, la Tim Welcome Home, conviene?".

9 marzo 2009

The scandalous lives of Aosta's elite!

Mentre tornavo dal lavoro in macchina col Tofi, proprio lungo la strada che porta a casa mia, la vedo: V. la mia vicina di casa sedicenne (mi pare di ricordare). La sedicenne più snob e altezzosa del mondo; una che forse ha solo la colpa di essere cresciuta in una famiglia che si crede nobile; una che se le suoni alla porta per chiederle il sale dopo le sei di sera, ti apre in vestaglia di seta abbinata alle pantofole e al foulard legato al collo; una che a dieci anni già sfoggiava le borse di Burberry di sua madre (quando verrà il giorno in cui vedrò appoggiata alla sua elegantissima spalla la fantastica Chanel della sua genitrice, saprete perchè mi avranno arrestata); una che appena ha due giorni di vacanza da scuola si ritira nella sua baita in montagna perchè restare in città è molto poco chic. Ecco, lei. In una mano teneva il guinzaglio di quel microbo riccioluto nero che è il suo cane...nell'altra teneva un fidanzato. Oddio, l'ho detto. Me l'ha fatta notare il Tofi, ma l'ho vista solo di sfuggita. Dovevo essere sicura che fosse lei. Così alla prima rotonda siamo tornati indietro, e poi ancora indietro (si, Tofi, lo dico che sono stata io ad obbligarti...). Non ci potevo credere! Non oso immaginare la faccia di sua madre di fronte a questa scena: il cane che scagazza beato e lei avvinghiata a questo giovanotto, diciamolo, per nulla entusiasmante. Ad un tratto mi sono sentita molto SerenaVandervuzzen e l'istinto è stato quello di tirare fuori il cellulare, fare una bella foto e mandarla a Gossip Girl! Anzi, avrei scattato la foto e aspettato nascosta...perchè, ci avrei giurato, the mother non sapeva nulla di questo fidanzato. L'avrei quindi immortalata mentre nascosta dietro i bidoni salutava l'innominabile e poi si ricomponeva per tornare in casa. Non l'ho fatto. No, va beh, l'ho fatto. Nel senso, non ho scattato foto e non le ho mandate a Gossip Girl, anche perchè io non sono SerenaVandervuzzen (e, comunque, potendo scegliere, per motivi a noi tutte più che ovvi, preferirei essere Blair). Però ho sbirciato dalla finestra. E lei, signori, si è attardata a salutarlo sotto casa, ben lontano in effetti dalla salita che conduce a casa nostra. E poi è risalita da sola.
E la morale di tutto questo? Devo guardare meno telefilm. E farmi un pò più i cazzi miei. Anche se a mia discolpa posso dire di essere stata io stessa, a suo tempo, soggetta a questo tipo di attenzioni. E la spiona era proprio sua madre, che non ha neanche l'alibi di essersi troppo infognata con Gossip Girl.
Ok, con questo post ho davvero toccato il fondo: ma oggi sono stranamente di buon umore, e sono davvero in vena di cazzate!

26 ottobre 2008

Spulciando...

Mi fa troppo ridere scoprire quali sono le parole chiave con cui la gente arriva al mio blog. In sintesi...
I gatti: evidente è l'ossessione degli italiani per i gatti neri "gatto nero che attraversa la strada", "cosa rappresenta il gatto nero", "gatto nero, la magia e la luna"; alquanto più inquietante costui "eliminare i gatti".
Antibiotci & co.: altra ossessione degli italiani sono le medicine "antibiotico", "mal d'orecchie", "amoxicillina è doping", "allergia amoxicillina", "gastroprotettore".
Il seno: e figurarsi..."celebrities seni asimmetrici", "Miss seno over"(sei nel posto sbagliato), "modificare il seno con photoshop"(è un'idea...ma poi quando ti vedono dal vivo che succede?), "costumi per seno piccolo", "seni asimmetrici piacciono" (maddai?) e poi il gran finale "popputa". Va beh...
Molto gettonati anche Tunga tunga (allora non piace solo a meee!!) e Spongebob (Tofi son soddisfazioni, eh?).
E poi ci sono quelli più assurdi:
"Edward Norton a petto nudo", "arianna blog ciccione", "ho un debole per le donne che guidano le moto", "pensieri e emozioni di un parrucchiere per signora" e le ultime due chicce "Voglio chiamare mia figlia Marissa" e "Anche io voglio farmi la mamma di Marissa".

Ma mi fa ancora più ridere scoprire che tra gli assidui frequentatori del mio blog (ovviamente tra quelli che si guardano bene dall'esprimere la propria opinione - semmai ne avessero una - e che vengono a leggere giusto per farsi i fatti miei - forse perchè i loro sono poco interessanti -) c'è anche chi non perde occasione di criticarmi - alle spalle - e reputa me e la persona che amo poco intelligenti.
Evidentemente qualcuno ha le idee un pò confuse.


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