1 marzo 2012

"Ciao, sono caduta". Seguono risate.

Poi ci sono i giorni così.
Ti svegli il tuo giorno libero e fai seimilaeventordici cose che avevi accumulato: vai a farti tagliare quelle simpatiche doppie punte che ormai avevano una vita loro e avevano anche già deciso di farsi un profilo su facebook per scherzarti; lavi la macchina perché l'ultima volta è stata...luglio 2010?; compri le cartucce per la stampante, fai un po' di spesa, saluti i cuginetti svedesi in visita che sono dei piccoli amorini, prepari un pranzo mica male (pollo con cipolle, speck e birra+riso basmati), fai foto tessere, compri marche da bollo, passi da Madreh. Poi, mentre sali canticchiando per le scale di casa tenendo a destra  la borsa, il cappotto che hai tolto perché "Ciao, è primavera!", un'orchidea, un catalogo sotto l'ascella e nella sinistra le chiavi pronta per aprire...bam! Cadi. Al rallentatore. In quuueeeiiii luuuunghiiiissssimiii seeeecoooondiiii peeeeennnssssiiiii:" Mollo l'orchidea? No, cazzo. È una delle dodici che ci hanno regalato per il matrimonio e che sono ancora divise tra casa di Madreh e di Suocera, la prima che porto nella casa nuova. La faccia o il ginocchio? La faccia o il ginocchio?". Ecco, il ginocchio. Ho deciso che era meglio zoppa ma con un bel sorriso e il naso dritto.

E quindi niente, mi sono disintegrata la rotula sul gradino di marmo. Sono cose belle. Pare che ci sia un piccolo versamento, un po' di gonfiore, un male porcissimo.  Si sopravvive. E poi insomma, l'altra sera Via col vento ce lo siamo sparate tutte: domani è un altro giorno.

E infatti...questa mattina pronta per uscire non ho trovato le chiavi della macchina. "La bici!", poi mi sono ricordata del maledetto ginocchio e quindi sono andata a piedi. Sono arrivata a scuola che ero pronta per entrare in doccia. Invece ho dovuto litigare con il segretario. Spiace, perché io a scuola, nella classifica "I prof di una certa importanza" sono la ruota di scorta dell'ultima ruota del carro. Però il mio lavoro lo faccio bene e mi prendo sempre le mie responsabilità. Le mie. Quelle degli altri se le prendessero loro, ecchecazzo.

Poi la giornata ha avuto la sua meritata svolta.
Vi risparmio tutta quella dovizia di particolari degli innamorati, mi limito a: giornata di sole, un breve viaggetto, amore tanto amore di marito, passeggiata manonellamano, gelato da Grom, canzoni e balletti in macchina, tanti baci. Tanto amore.

1 commento:

  1. sei troppo comica ho riso un sacco!
    In bocca al lupo per il ginocchio! ;)

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