8 giugno 2012

Trovare un senso all'inutilità.

L'anno scorso siamo stati a Londra a capodanno.
 (Con attacco di emicrania con aura alle 23.10 del 31 in mezzo a Trafalgar Square, yeah!)


Poi a marzo abbiamo avuto l'occasione di andare con mio papà, sua moglie, mio fratello e mia cognata a Istanbul. Erano anni che non andavo in vacanza con (parte della) mia famiglia. 


Per concludere a luglio c'è stato il viaggio di nozze e non c'è molto da dire. Facce dubbiose e una sola domanda:
"Ma perché non andate alle Maldive come tutti?"
Perché l'Islanda è, secondo me, come dovrebbe essere il paradiso. Non sono mai stata cosi felice in nessun altro posto al mondo.


Quest'anno niente soldi, ergo niente viaggi. Mi dispiace, ovvio, ma forse è meglio così.
Sono stanca, fisicamente e mentalmente.

Sono stanca di studiare per quei pochi esami che mi mancano per avere finalmente il titolo abilitante. Sono stanca di non sapere cosa ci sarà dopo tutto questo sbatti: dovrò aspettare altri seimila anni per provare ad accedere al tfa? Passerò mai quella maledetta preselezione?

Sono stanca dell'ambiente pesante a scuola, di dover discutere, di dovermi difendere, di dover dimostrare. Ho sempre fatto il mio lavoro e non ho mai rotto i coglioni a nessuno, ma se a scuola non insegni da 30 anni per i colleghi sei solo la giovane precaria che ha manie di grandezze, che non capisce le dinamiche. Le possibilità che il prossimo anno io ritorni in quella scuola sono pari a zero. Sarò scorretta, ma spero che arrivi qualcuno di davvero incompetente e incapace che faccia pensare a qualcuno "Forse alla fine Arianna non era così male".

Sono stanca di persone che cambiano, delusioni, amicizie che finiscono. Sono stanca di dover sembrare io quella strana, mediocre, banale solo perché il mio sogno continua ad essere la famiglia del Mulino bianco. Io voglio una vita normale: una casa, un marito, un figlio. Se a 29 anni per qualcuno è "triste" o "da pazzi", amen. Nessuno vi ha chiesto la benedizione. Per fortuna però qualcuno capisce, qualcuno condivide, qualcuno non condivide, ma mi vuole bene e mi rispetta comunque.

Quindi niente, l'unica cosa che vorrei per quest'estate è stare con mio marito, fare qualche passeggiata in montagna, non dovermi circondare di persone false e negative.
E stare con mio marito. Tanto tanto tempo insieme, soli io e lui, tutti puccipucci e ciccipù (che poi non è vero perché dopo cinque minuti di puccipucci ci rompiamo le palle e ciao solecuoreamore, torniamo i soliti cretini).
L'ho già detto stare con mio marito? Che lo amo mille ♥


5 commenti:

  1. Pure io quest'anno non andrò in vacanza, ma sai una cosa? Chissenefrega!
    Se si ha un obiettivo, che sia la famiglia del Mulino Bianco (un obiettivo dolcissimo e di tutto rispetto, tra l'altro) o qualsiasi altra cosa, la rinuncia pesa molto meno :)

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  2. Mmm, pensavo. Nei dintorni di Genova c'è il mare e si può fare puccipú anche li, quindi, se ne avete voglia, ogni tanto potreste anche passare. Un tetto e delle Macine ci sono. Poi c'è sempre l'inverno per ricambiare ;)

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  3. Non è triste, non è da pazzi, sopratutto è il tuo sogno e nessuno te lo deve toccare.

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  4. Si permettono di giudicare il tuo sogno le persone invidiose oppure quelle disilluse. Non e' un sogno facile, ma sicuramente alla tua portata e tu sei già a buon punto. Dimenticavo...ci vieni a fare qualche passeggiata con me? (se per caso il marito non puo' eh?!?)

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  5. Sì, e sai cosa? Qualche passeggiata in montagna ce la facciamo pure insieme. Noi 4 paladini del precariato. Ci stai?

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